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IL MANIFESTO DELLA CERTOSA DI FIRENZE

IN DATA 21 OTTOBRE 2011, I POPOLARI LIBERALI FIORENTINI, RIUNITI IN ASSEMBLEA,ALLA PRESENZA DI FRANCO BANCHI, COORDINATORE TOSCANO E MEMBRO DEL COMITATO REGIONALE PDL, E DEI VICE-COORDINATORI PDL, MANOLA AIAZZI (PROVINCIALE), PAOLO TOGNONI DE PUGI (COMUNALE FIRENZE), ELABORANO E PRESENTANO IL LORO DOCUMENTO POLITICO IN PREPARAZIONE DEI CONGRESSI DELLA PDL, FIRENZE CITTA' E PROVINCIA, CHE SI CELEBRERANNO ENTRO LA FINE DELL'ANNO.

ECCO IL TESTO DEFINITIVO, CHE SARA' CONSEGNATO E/O TRASMESSO AI DIRIGENTI PDL, AGLI ELETTI E DIFFUSO TRA TUTTI GLI ADERENTI, VECCHI E NUOVI AL PARTITO.

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“IL PDL TORNI AD ESSERE QUELLO DEL PROGETTO ORIGINARIO E SIA LA CASA ITALIANA DEL PPE”

CHIEDIAMO CONGRESSI CHE METTANO AL CENTRO IDENTITA' POLITICA, TEMI, PROBLEMI E STRATEGIE E NON SOLO ORGANIGRAMMI,O, PEGGIO, CONVENIENZE ELETTORALI PERSONALI DELL'UNO E DELL'ALTRO. PER QUESTO VOGLIAMO PRESENTARCI A QUESTI IMPORTANTI APPUNTAMENTI CON PRECISI CONTENUTI.

- Sebbene si tratti di appuntamenti territoriali a livello locale, non possiamo dimenticare il quadro politico nazionale ed i riferimenti generali del nostro partito. Per questo diciamo con chiarezza che non possiamo rassegnarci ad un declino politico-programmatico del PDL. E' l'ora che il Governo, cambiando marcia, faccia seguire all'importante azione di risanamento dei conti, una fase nuova in cui si pongano al centro obiettivi e valori come lo sviluppo, il lavoro e le politiche giovanili, la sussidiarietà, azioni ad alto tasso sociale, con speciale riferimento alle politiche per la famiglia, vero luogo di vita comunitaria e fulcro dell'intera nazione.

- Più in generale, chiediamo di non tentennare ulteriormente sul progetto di fare del PDL la sezione italiana del PPE. Nonostante annunci spot, la via che conduce al PPE italiano sembra raffreddarsi.

- Non c'è futuro in Italia se non si crea un grande polo europeo, alternativo al centro-sinistra, ancorato all'ispirazione cristiana, ai principi liberali, ai valori nazionali.

Non c'è futuro se il PDL non sposa integralmente, dal Comune più piccolo al livello nazionale, la logica democratica (che a nostro parere non conosce alternative) del principio “ad ogni testa un voto”. Per questo ci batteremo in ogni sede affinchè anche ai livelli regionale e nazionale siano previsti appuntamenti congressuali totalmente preparati dal basso, usando lo stesso metodo che andremo ad applicare per grandi centri e realtà provinciali;

- La Toscana, ed in particolare Firenze, città e provincia, stanno attraversando una crisi strutturale e progettuale. Sotto il vestito mediatico del giovane Sindaco Matteo Renzi e del “burocrate” Barducci non c'è assolutamente nulla. Come si diceva un tempo, il PD regna ma non governa!

Eppure il PDL, non sappiamo se per non volontà o impossibilità, non morde sufficientemente le caviglie del rottamatore. Al riguardo, chiediamo che sia più forte l'azione di critica e contro-proposta in partenza da Firenze e dalla sua Provincia. Ci sembra giusto continuare ad insistere sulle carenze strutturali, come, per esempio, il potenziamento e la messa in sicurezza dell'aeroporto fiorentino, il completamento della circonvallazione urbana, in particolar modo collegamento Castello-Varlungo ed altro ancora.

Soprattutto, vediamo prioritario individuare prima possibile il “nostro” candidato Sindaco per Firenze, che abbia come caratteristiche autorevolezza e popolarità;inoltre, diversamente da tutti gli ultimi candidati, garantisca fedeltà alla coalizione che lo ha fatto eleggere;

- Al riguardo, chiediamo che sia più forte ed incisivo il lavoro di programmazione e coordinamento tra il partito e gli eletti. Ciò riuscirebbe a motivare meglio soprattutto il gruppo dei nostri eletti, che, anche a causa dello svilimento degli organi elettivi, chiede a tutti noi un supplemento di chiarezza e sostegno;

- Chiediamo inoltre che i congressi, partendo dal basso, discutano ampiamente, se occorre votando mozioni in merito, la questione del ripristino del voto di preferenza,naturalmente, anche nel contesto di una nuova legge elettorale, salvaguardando però il sistema bipolare.La posizione su tale tema è per noi elemento di scelta sia per la linea congressuale che per gli uomini o le donne chiamati a portarla avanti;

- E' anche indifferibile una serena discussione, ben al di là dei vincoli regolamentari, sul cumulo delle cariche e degli incarichi. Per un partito che vuole rinnovarsi, ripartire e rilanciarsi è fondamentale un impegno personale mirato ed esclusivo;

- Nella scelta della figura dei Coordinatori ci sembra indispensabile legare 3 cose: il manifesto politico di riferimento; il metodo di composizione della squadra; il rispetto delle competenze e, cosa spesso ignorata, della militanza,da leggere come percorso trasparente, coerente, autorevole;

- Elemento non secondario che può orientare la nostra opzione congressuale è l'impegno del coordinatore e della sua squadra in relazione ai criteri di scelta e selezione della classe dirigente, soprattutto in relazione alle candidature elettive; con l'impegno che queste, nel futuro, siano decise esclusivamente dai coordinamenti di competenza. La farsa delle proposte “dal basso” totalmente inascoltate per le ultime elezioni regionali non deve più ripetersi.

CERTOSA DI FIRENZE, 21 Ottobre 2011