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Assemblea dei Popolari Liberali toscani a Firenze

CRITICHE SEVERE ALLA GESTIONE DEL PDL, MA AVANTI TUTTA

Venerdì 9 Aprile,a Firenze, si è tenuta l' assemblea dei quadri e degli eletti del nostro movimento politico nella regione toscana.

Molto ampia ed approfondita la disamina del recente voto regionale, preceduta da una relazione introduttiva del coordinatore toscano dei Popolari Liberali, Franco Banchi.

Tre ore di intenso dibattito, con contributi specifici relativi anche alle varie realtà provinciali, hanno portato a conclusioni molto nette, che, nei prossimi giorni, culmineranno nell'elaborazione finale di un documento pubblico. Anticipiamo di seguito, in estrema sintesi, le conclusioni a cui è giunta l'assemblea politica:1.Ferma convinzione che il progetto politico del PDL sia, nel panorama politico italiano, quello migliore e più coerente rispetto alle nostre tradizioni culturali e politiche 2. Necessità di ri-confermare continuamente nelle opzioni e nelle azioni politiche la coincidenza del PDL con la costola italiana del PPE. Ma, con sempre maggior frequenza, si notano palesi incongruenze tra le opzioni dichiarate e la scelta di un personale politico ( sempre cooptato ) che, come riferimenti ideali e passato politico, incarna “altre” e “opposte” culture di riferimento 3. Si rileva la netta differenza tra i risultati del PDL a livello nazionale e quelli conseguiti in Toscana. A nostro parere, ciò è riconducibile ad almeno quattro motivi: la conduzione di una campagna elettorale che non ha reso percepibile agli elettori, per l'ennesima volta, la possibilità dell'alternativa politica al centro -sinistra; palesi errori nella composizione delle liste, sia quella regionale che le provinciali; una gestione della campagna elettorale confusa e contraddittoria sia per i rapporti con gli alleati ( Lega ) che con i competitori ( UDC ); un'organizzazione complessiva del partito che, a livello di elezioni sul territorio, sconta falle e ritardi 4. Si contesta con forza la posizione pubblica più volte assunta dalla candidata PDL alla Presidenza della Regione, che, senza distinguere sensibilità personale ed opzione del partito, ha ribadito di essere favorevole all' aborto.

5. Conseguente necessità, anche in tempi urgenti, di arrivare ad un chiarimento politico ed organizzativo sia nel PDL regionale che nelle varie realtà territoriali, che porti a ridefinire la gestione del partito in una delicata fase pre-congressuale 6. Far coincidere questa richiesta di chiarimento “interno” con una fase in cui i Popolari Liberali toscani siano capaci di affermare identità, valori e progetti attraverso iniziative politiche pubbliche, anche autonome, collegate a realtà culturali, movimenti, circoli, associazioni affini 7. Vigilare sul rispetto dei passaggi, regolamentari e temporali, che porteranno il PdL alla stagione congressuale, che i Popolari Liberali vogliono vivere fino in fondo, non nell'isolamento identitario, ma nella ricerca di alleanze trasparente finalizzate, come già detto, a fare del PDL la costola italiana del PPE. Quindi si prepareranno per una precisa scelta di campo.

Del documento finale, preparato a giorni, sarà data ampia diffusione, anche a mezzo stampa. Lo stesso testo sarà la fondamentale base di riferimento per la nostra stagione congressuale nel PDL. Quindi i Popolari Liberali toscani lo presenteranno ufficialmente, con incontri mirati, a tutti i dirigenti regionali e locali, ai parlamentari, ai Ministri, ai leader toscani che hanno l'incarico di coordinatori nazionali.

Il coordinamento regionale dei Popolari Liberali PDL

Firenze, 9 Aprile 2010