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Num. 49 del 4 settembre 2009

FOCUS

Sabato 5 Settembre a Viareggio prima riunione del parlamentino regionale PDL

BANCHI: “NUOVA STRATEGIA VERSO IL MONDO CATTOLICO. URGE CARTA DEI VALORI E DEGLI IMPEGNI ETICI IN VISTA ELEZIONI REGIONALI 2010”

Sabato 5 Settembre 2009, a Viareggio, si terrà la prima riunione del Comitato regionale PDL , di fatto il ‘parlamentino’ del partito.

Alla vigilia dell’incontro, FRANCO BANCHI, membro del Comitato stesso, in rappresentanza del movimento nazionale dei Popolari Liberali guidato dal Sottosegretario CARLO GIOVANARDI, anticipa alcune considerazioni che proporrà alla massima assemblea toscana del PDL.

“In previsione della “madre” di tutte le sfide ,quella delle regionali 2010 – chiede Banchi - occorre un forte colpo d’ala. Innanzitutto bisogna avere il coraggio di ammettere che, se il PDL è l’unico perno di ogni alternativa praticabile al centro – sinistra ,non può permettersi il lusso di coltivare il mito dell’ auto– sufficienza. In altri termini, occorre un progetto aggregante che vada ben oltre la blindatura partitica del nostro schieramento e sia percepito NON SOLO COME UNA DOVEROSA ALTERNATIVA AL CENTRO –SINISTRA, MA UN ‘ ALTERNATIVA PER LA TOSCANA”.

“Non ci interessa la contabilità post –elettorale che potrebbe marcare qualche punto percentuale in più da esibire a livello nazionale. L’obiettivo dichiarato deve essere quello di correre per vincere, non solo come PDL, ma insieme a tutti coloro che si impegneranno per realizzare UN PROGETTO REALISTICO E POSSIBILE DI BUON GOVERNO PER LA NOSTRA REGIONE. A costo di essere interpretato come qualunquista – prosegue Banchi - parlerei di ‘GOVERNO DEI MIGLIORI ’, scaturito da un PATTO TRA LE ENERGIE INNOVATIVE PIU ’ AUTENTICHE E SCHIETTE reperibili nella nostra regione, politiche, civiche e socio – economiche”.

“E’ per questo che lo strumento – partito PDL in Toscana deve subito aprirsi, evitando le solite ed incomprensibili divisioni personalistiche, a quell’ampia platea di coloro ( a mio parere ancora molti di più di quanto sia immaginabile ) che considerano ancora la politica come “religione di libertà”, per i quali il metodo conta quanto e forse di più dei pur importanti contenuti. In sostanza, è doveroso contrapporre alla vecchia Toscana dei riti partitici di maggioranza non una realtà uguale e contraria, ma un’altra Toscana, quella autentica. E questo a partire dalla scelta delle candidature, che non potranno che essere aperte, trasparenti, democratiche, meritocratiche”

Banchi riserva poi l’ultima considerazione ai rapporti tra PDL e mondo cattolico: “Se vogliamo costruire un progetto vincente, dal prossimo comitato regionale dovrà uscire una nuova strategia del partito verso il mondo cattolico. Non possiamo più affidarci alla singolarità dei rapporti personali o, peggio, allo schermo della libertà di coscienza. Credo sia improcrastinabile, proprio per la Toscana, la redazione di UNA CARTA DEI VALORI E DEGLI IMPEGNI ETICI, che, su temi relativi alla vita, alla bioetica, all’eutanasia, all’immigrazione e tanto altro ancora, mettano a punto la bussola orientativa e applicativa del PDL nella nostra regione”.