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Num. 33 del 28 novembre 2008

Focus: I POPOLARI LIBERALI DICONO SI ’ ALLA VITA. NO ALL’EUTANASIA STRISCIANTE

Il caso di Eluana Englaro pare ancora al centro di molteplici dibattiti. Su questo il Movimento per la Vita ha posto una particolare quanto accurata attenzione. Il rischio, infatti, potrebbe essere non solo quello di perdere Eluana, ma di aprire in Italia la via per l’approvazione dell’eutanasia.

Anche i Popolari – Liberali si stanno impegnando al massimo, insieme al Movimento per la Vita, per la tutela e la salvaguardia della dignità di ogni persona umana,dal concepimento alla morte naturale.

L’On. Carlo Giovanardi, infatti, ha partecipato, proprio in questi giorni, al XXVIII convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita, tenutosi a Montecatini, dove è stato già annunciata una giornata di digiuno in coincidenza con l’eventuale trasferimento di Eluana ad altra struttura. Non è mancata, inoltre, una lettera al Presidente della Repubblica per chiedergli di far valere la sua alta autorità morale affinchè Eluana possa conservare la “grazia” di continuare a essere curata e amata dalle Suore di Lecco, che, proprio ieri, avevano lanciato un appello: «Se c’è chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva».

Ecco il testo del messaggio inviato al Presidente Napolitano «Signor Presidente,il Movimento per la vita, con i 550 delegati riuniti a Montecatini per il XXVIII convegno nazionale dei Centri di aiuto alla vita, si permette di sollecitarle un atto straordinario con cui esercitare la sua autorità morale: le chiede di fare quanto possibile perché Eluana Englaro possa conservare la “grazia” di continuare a essere curata e amata dalle Suore Misericordine che attualmente la ospitano e che in questi anni l’hanno sempre accudita amorevolmente.Il Movimento da parte sua è pronto ad offrire la massima collaborazione a che questo desiderio espresso con forza anche da tanta parte della Nazione venga realizzato» 

Il Presidente Napolitano ha così risposto al Movimento per la vita:Il Presidente, che non ha «poteri di intervento sui provvedimenti che sono espressione della funzione giurisdizionale» sente però come proprio dovere quello di sollecitare un confronto reale, perché «il solo atteggiamento ingiustificabile sarebbe il silenzio, la sospensione o l’elusione di ogni responsabile chiarimento».Napolitano ha fatto sua la richiesta di arrivare ad una legge sul fine vita che «sia fondata su adeguati punti di equilibrio tra i fondamentali beni costituzionali coinvolti». Una necessità che «si congiunge ovviamente quella del massimo sforzo di convergenza, in Parlamento, tra i diversi modi di vedere l’intervento legislativo fattosi ormai indispensabile e non più procrastinabile».

Antonio Degl’Innocenti