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Num. 12 del 4 aprile 2008

Il popolo democristiano tra pene, insofferenza e tanta ironia

E CONTINUANO A CHIAMARLA CAMPAGNA ELETTORALE...

Per fortuna (Pizza permettendo, intendiamo l`ennesimo esponente scudocrociato e non la prelibatezza napoletana!) le elezioni si avvicinano.

Ne abbiamo viste tante, tante ne abbiamo dietro e sulle spalle. Eppure quella in corso è la più fiacca, patetica, frustrante campagna elettorale che potessimo vivere.

Tutto ciò che quotidianamente accade assomiglia ad un "format" televisivo precostituito piuttosto che alla realtà politica. Sa troppo di divano e pop-corn, poco, troppo poco di sudore e porta a porta (quello vero dei condomini e non l`omonimo televisivo).

E` stato Veltroni (ringrazi pure il suo guru per l`informazione) ad inaugurare l`ossessivo rito del giro delle province italiane. Tour talmente uguale che se non ci fosse la sovra-impressione televisiva del giorno sembrerebbe la stessa città, la stessa piazza, con gli stessi attori (o comparse), lo stesso logoro ed insulso cartello, agitato con scarsissimo entusiasmo, scritto in italiano, ma da leggere snobisticamente in inglese: "we can..."

Addirittura, la sagra del non senso, figlia più che legittima di una par condicio da azzeccagarbugli, ha visto materializzarsi una tribuna politica a distanza ed in sequenza tra Berlusconi e Veltroni, che si sono alternati sulla "plancia", come i clienti successivi di uno studio dentistico.

Al riguardo non abbiamo dubbi nel preferire e nello scegliere la più levantina e scurrile tra le "doppie" interviste virtuali de "le iene". Anche questo ci tocca dire...!

Ma ne abbiamo anche per il "leader" Casini. Lo è stato sempre nel partito dell`UDC senza aver un formale incarico politico, ora lo dimostri sul campo, visto che il popolo sovrano non sempre ti dà ragione come i docili e servili commensali del manzoniano Don Rodrigo.

A proposito:Casini era talmente convinto di riuscire a chiudere l`alleanza con Berlusconi, che, in tempo reale, forse addirittura prima della fumata nera, tutta la Toscana era piena zeppa di suoi manifesti "presidenziali"...

E veniamo, per finire, al PDL. Certo una campagna sulle cose giuste da fare e rimediare i misfatti dell`occultato Signor Prodi, che, in questi giorni, assomiglia sempre più all`ingombrante salma dell`insuperabile vecchio film "Arsenico e vecchi merletti"...

Eppure neanche la campagna del PDL prende "dentro". Non muove alla passione, procede quasi per abbrivio: dato Prodi seguirà Berlusconi. Ipse dixit.

Troppo poco per far "rialzare" il vecchio ed integro popolo democristiano, ormai in clamorosa diaspora.

Noi non ci sentiamo abilitati a parlare di coloro che hanno scelto altri lidi, alcuni perfino "simpatici" in pelle come Aborto,No grazie di Ferrara. A noi interessa la casa in cui al momento abitiamo e vogliamo costruire sempre più grande e bella. Per ora questa casa, che pure, contrariamente ad altre, rende "liberi", ricorda poco lo stile PPE e troppo l`accozzaglia FI - AN.

Noi che abbiamo (un lapsus, subito corretto, mi avrebbe portato a dire avevamo) le chiavi del PPE, in quanto progettisti e fondatori della casa comune siamo intenzionati ad insistere. Siamo infatti convinti sempre di più, governo o non governo PDL prossimo venturo, che abbiamo davanti una strada obbligata: o il Popolo della Libertà si identificherà con la sezione italiana del PPE, in quanto a valori, programmi e metodi, o sarà la morte cerebrale. E noi, grazie al Buon Dio, siamo e resteremo vivi nel pensiero e nell`anima!

BANQUO

Nota: Continua con il presente articolo la collaborazione di Banquo. Nella famosa tragedia shakespeariana, Banquo, generale scozzese, è ucciso da Macbeth, diventato Re grazie al feroce assassinio di Duncan, suo legittimo predecessore. La sera stessa della sua uccisione, più tardi, al banchetto regale, la spettro di Banquo, come scrive W . Shakespeare, "entra e siede al posto di Macbeth". Alla fine, con la decapitazione di Macbeth, Banquo vedrà realizzarsi quanto a lui profetizzato:"darai origine ad un Re, ma non lo sarai"



Sulla costituzione anche in Italia del PPE. Riflessioni non contingenti.

LE RADICI NON EFFIMERE DEI "POPOLARI LIBERALI"

Seguendo la dottrina sociale della chiesa cattolica, è nostra intenzione perseguire una strada che abbia come esempi figure rilevanti dello scenario politico e culturale italiano e non . Aperti ad una visuale più ampia, lanciati verso quello che oggi è l`Europa, non possiamo certamente dimenticare le persone, purtroppo, troppo poco citate e ricordate, che hanno indiscutibilmente contribuito alla nascita di questo nuovo assetto unitario. La realtà del Partito Popolare Europeo non diviene casa ospitante di chi ancora crede nella dottrina sociale della chiesa, ma casa fondata.

Nonostante l`avvicinarsi a questa realtà da parte di varie fazioni politiche, il nuovo Partito dei Popolari e Liberali ne è già parte nella storia, nella costituzione, nella morale. A tale proposito non posso non citare una delle figure maggiori che hanno contribuito a questa realtà come Igino Giordani. Scrittore, giornalista, politico, ecumenista e patrologo , è una delle figure più rappresentative del Novecento, una personalità poliedrica che ha lasciato tracce profonde ed ha aperto prospettive profetiche a livello culturale, politico, ecclesiale, sociale. Negli anni 20 avvia il suo impegno politico all`insegna dell`unità dei popoli. Conosce Don Sturzo, che lo sceglie come capo ufficio stampa del neonato Partito Popolare diffondendo ed elaborando già negli anni '24 e '25 idee sulla " Unione delle Chiese " e sugli " Stati Uniti d'Europa". Nel 1946 verrà eletto deputato entrando a far parte di quei " padri costituenti" che hanno posto le fondamenta ideali della Repubblica italiana. Sarà rieletto ancora nel 1948, e nel 1950 diverrà membro del Consiglio dei popoli d'Europa a Strasburgo.

A dimostrazione di quanto è stato fatto, da uomini che hanno visto in questa realtà l`unica salvezza per la società non possiamo certamente dimenticare Alcide De Gasperi, che, nell`esperienza del fascismo e della guerra, si era convito " che solo l`Europa unita avrebbe potuto impedire il ripetersi di simili eventi". De Gasperi fu promotore di iniziative per l`integrazione dell`Europa occidentale, lavorando per la realizzazione del piano Marshall e creando stretti legami economici con altri paesi europei, in particolare con la Francia. Egli fu inoltre sostenitore del piano Schuman per la fondazione della Comunità europea del carbone e dell`acciaio e contribuì a formulare l`idea della politica europea di difesa comune.

Anche a Firenze, qualcuno, lavorò all`insegna del bene comune nella direzione di unità sociale mettendo al centro della costituzione la persona umana. Uno dei più significativi interventi di Giorgio La Pira nell`Assemblea costituente italiana, fu il suo contributo, nel settembre 1946, sull`esigenza che fosse premessa, ad ogni dettato costituzionale una "dichiarazione dei diritti dell`uomo". Un significativo contributo che il patrimonio morale, intellettuale e spirituale di quest`uomo lascia nella cultura del XX secolo per gli interrogativi posti alla coscienza di questo nuovo secolo dal testo costituzionale europeo.

Ineludibile, e padre di tutti, Don Luigi Sturzo (fondatore del Partito Popolare Italiano) rappresenta l`efficacia, la radice e la guida di questa nuova realtà politica, dei Popolari e Liberali, che devono lavorare, opposti alla sinistra, all`unità di tutti i moderati di centro destra che condividono i principi e la carta costituente del Partito Popolare Europeo.

Con questi brevi esempi di larghe frontiere è nostro dovere continuare a contribuire all`unità ed al benessere della società partendo dalle nostre piccole realtà ma seguendo le figure che hanno lavorato in questa direzione. Il Partito dei Popolari e Liberali non si vergogna della propria cultura, morale e storia cattolica nel quale si radica, più di altri, la nostra tradizione che d`obbligo dobbiamo difendere . Questo partito rappresenta un modo per lavorare assieme con i pochi, che ancora, hanno radicati i principi cristiani di unità sociale. Un` occasione di confronto, di proposte che assieme possono essere realizzate e portate all`attenzione di tutti, sensibilizzando il rispetto alla vita, alla pace all`unità sociale.

Antonio Degl`Innocenti