

Democristiani del centrodestra insieme per costruire il nuovo partito del PDL.
VERTICE A FIRENZE DELLA DC PER LE AUTONOMIE CON I POPOLARI LIBERALI
Un documento politico unitario.
(Firenze 27 Giugno 2008) In molte realtà della nostra regione si stanno concretizzando momenti di coordinamento politico unitario tra Forza Italia, Alleanza Nazionale, DC per le autonomie, Popolari Liberali e le altre componenti che alle ultime elezioni hanno sostenuto le liste del PDL.
Nell’ambito di queste iniziative portate avanti dalle forze politiche del centrodestra la prospettiva è quella della costruzione del nuovo soggetto politico unitario del Popolo della Libertà.
Questa attività di coordinamento è in fase di avvio principalmente nelle realtà provinciali di Firenze, Prato, Pistoia, Arezzo ma nei prossimi mesi si concretizzerà anche con “tavoli di coordinamento” e iniziative comuni un po’ in tutte le province Toscane.
L’obiettivo è quello di preparare per tempo e sulla base di un serio confronto programmatico le proposte per le elezioni amministrative della primavera del 2009.
Nell’ambito di queste attività un ruolo attivo lo stanno svolgendo i democristiani del centrodestra in particolare il gruppo dirigente della “Democrazia Cristiana per le autonomie” che mercoledì scorso si è incontrato con una delegazione del gruppo toscano dei “Popolari Liberali”, la componente degli amici dell’ex UDC del sottosegretario Giovanardi che in Toscana fanno riferimento a Franco Banchi coordinatore Regionale.
Nell’incontro di vertice con la DCA Franco Banchi era accompagnato dal Responsabile provinciale di Firenze Manola Aiazzi (consigliere comunale del PDL a Sesto Fiorentino) e da Paolo Tognoni de Pugi Coordinatore Cittadino di Firenze.
Per la DCA insieme al segretario regionale Alessandro Corsinovi c’erano il Coordinatore Provinciale del partito Giuseppe Ghignoni e il Segretario Cittadino dell’area metropolitana fiorentina Emilio Bianchi.
Al termine del vertice è stato reso noto un documento che illustra le valutazioni politiche che le due delegazioni fanno sul percorso verso la costruzione del nuovo partito unico del PDL e per la preparazione delle elezioni amministrative del prossimo anno.
Il documento.
“Siamo ancora democristiani, ma di quelli che, coerentemente e da sempre, sono alternativi alla sinistra. Gente che non è mai stata disposta a subire passivamente le egemonie e le prepotenze degli avversari politici. Noi, e insieme a noi quella parte consistente del popolo democristiano da sempre alternativo alla sinistra, stiamo nel centrodestra e siamo parte del nuovo soggetto politico che nascerà con il nuovo grande partito del Popolo delle Libertà.
Per noi le illusioni di un “terzo polo” non sono mai state una suggestione e sono comunque da tempo tramontate anche se qualcuno, come l’UDC , cerca viaggiando all’indietro nel tempo, di resuscitarle senza aver capito che soltanto nella alleanza di centro-destra c’è la forza per dare concretezza ad un progetto che sia realmente alternativo alla sinistra, soprattutto in Toscana. Da quando Berlusconi ha lanciato l’idea del nuovo soggetto politico questo progetto rappresenta, per noi, la nuova grande DC dell’avvenire, il partito del popolo Europeo erede della grande tradizione del centro alternativo in Italia e in Europa , alle sinistre italiane e al Partito Socialista Europeo.
Noi della DC per le autonomie e i Popolari Liberali abbiamo fatto, con impegno e convinzione, campagna elettorale per le liste del PDL alla Camera e al Senato anche se non eravamo direttamente rappresentati nelle liste. Dopo la vittoria elettorale vogliamo continuare a lavorare per aggregare quel popolo democristiano, alternativo alla sinistra, portandolo insieme a noi e ai nostri alleati , a riconoscersi nel nuovo partito del PDL del quale si sente ogni giorno di più la necessità.
In questa prospettiva svilupperemo iniziative e incontri in tutte le province della Toscana per affrontare, speriamo in tempi ragionevolmente brevi, il percorso che ci porterà alla fase costituente del nuovo Partito.
Lo schieramento di centrodestra di cui siamo parte attiva ha sicuramente valori tradizioni e caratteristiche politiche molto più omogenee di quanto non sia nello schieramento opposto. Anche per questo chiederemo ai nostri quadri dirigenti, agli iscritti di oggi e agli iscritti dc di un tempo, ai militanti e ai simpatizzanti e agli lettori del centrodestra, di impegnarsi insieme a noi e ai nostri alleati di Forza Italia e di Alleanza Nazionale, per costruire un Partito veramente “nuovo” e unito che sia in grado di rappresentare, anche in Toscana, un progetto serio per l’alternativa.
Nel richiamare però valori, tradizioni e identità comuni per il nuovo PDL è anche necessario dichiarare quali “cose” proponiamo di fare per cambiare in meglio la società toscana.
Noi porteremo nel nuovo PDL le nostre proposte e il nostro impegno nel sostenere le iniziative del Governo nazionale, sosterremo quelle proposte a livello regionale e locale che andranno nella direzione della garanzia per il lavoro ai giovani, per meno tasse, per il diritto alla casa, per una sanità che anche in Toscana finalmente funzioni, per il contenimento dei prezzi, per una politica economica sana e giusta anche nelle nostre dimensioni territoriali.
Dalla Toscana, partendo da Firenze, alle prossime elezioni amministrative della primavera 2009, potrebbe esserci anche una forte affermazione elettorale delle liste del Popolo delle Libertà che potrebbe far partire l’iniziativa del centrodestra nella prospettiva delle elezioni regionali dell’anno successivo.
Dai comuni e dalle province toscane, utilizzando il progetto di Berlusconi del nuovo partito del Popolo delle Libertà, le formazioni del centrodestra potrebbero muovere una battaglia politica di “riscossa democratica” per la conquista di tante amministrazioni locali.
Lavoreremo per aggregare nel PDL, intorno alla nostra identità democristiana, ambienti e persone le più diverse, ma che hanno comuni riferimenti e tradizioni ideali.
Saremo a fianco e insieme nostri alleati mettendo però alcune condizioni prima fra tutte quella della non accettazione del criterio secondo il quale si fanno le alleanze anche oltre i confini del PDL mantenendo però le “mani libere” come più volte ha dimostrato di voler fare l’UDC.
In toscana e nelle nostre realtà provinciali nella prossima primavera è possibile dare un segnale di disapprovazione rispetto alle scelte, a volte decisamente scellerate, di molte amministrazioni locali, un segnale di insofferenza, di delusione rispetto alla situazione esistente nelle nostre città nei comuni e nei territori provinciali.
Un grande risultato elettorale per le liste del Popolo delle Libertà alle elezioni amministrative del 20009 sarebbe un segnale di “preavviso” per lo sfratto che stiamo cominciando a preparare per gli inquilini di Palazzo Bastoni sede della Regione nel 2010.
Stiamo lavorando per questi grandi obiettivi ma ci serve un “grande Partito”, unito, organizzato costruito su basi di attiva partecipazione democratica, efficiente, coeso che sappia valorizzare e far crescere i meriti e le capacità delle classi dirigenti politiche presenti sul territorio, che sappia interpretare la voglia di cambiamento che è cresciuta anche in Toscana.
Serviranno donne e uomini giusti, al posto giusto, con almeno qualche esperienza amministrativa importante alle spalle, e anche tanti giovani per poter individuare e scegliere nel modo più adeguato i candidati per le province, i candidati sindaci nei comuni in cui è possibile vincere, e anche in tutte le realtà nelle quali la battaglia, pur difficile, merita di essere combattuta .
Offriamo la disponibilità della nostra gente, dei nostri dirigenti e militanti più attivi e preparati, dei democristiani non pentiti che hanno scelto con coerenza di stare dalla parte del cambiamento oggi rappresentato non dalle “sinistre” ma dalle scelte coraggiose della maggioranza che governa il paese, affinché nella costruzione del nuovo Partito Unico del PDL e nella preparazione delle elezioni amministrative sia possibile garantire anche la continuità con la migliore esperienza politica dei cattolici democratici che fecero grande (e irripetibile) l’esperienza della grande, vecchia DC.
Firenze, 1 Luglio 2008